CAMPIONATO 1954/55 Udine, 19 settembre 1954 – I° giornata Udinese - Inter 0-2 Udinese: Romano, Azimonti, Dell'Innocenti, Menegotti, Travagini, Magli, Perissinotto, Szoke, Bettini, Selmosson, La Forgia. Inter: Ghezzi, Vincenzi, Giacomazzi, Neri, Bernardin, Nesti, Armano, Mazza, Lorenzi, Bonifaci, Skoglund. Allenatore: Foni Alfredo Reti: 69’ e 74’ Lorenzi Arbitro: Liverani di Torino Note: tempo bello, terreno in ottime condizioni, spettatori 20.000 circa. Inizio d’incontro con l’Udinese piuttosto guardinga e con l’Inter che ne approfitta e conquista, nei primi minuti, ben quattro calci d’angolo. Dopo la sfuriata nerazzurra, i padroni di casa accelerano la loro andatura e al 12’ minuto impegnano Ghezzi con un tiro di Selmosson. Ora l’Udinese imprime un ritmo forsennato all’incontro e Ghezzi deve compiere più di un intervento salva risultato e quando non arriva lui, ci pensa la traversa, al 37’ minuto, a salvare la porta nerazzurra su colpo di testa di La Forgia. Il primo tempo termina a reti in bianco e la ripresa inizia con l’Udinese che incomincia a risentire dello sforzo profuso nella prima frazione di gioco. Nei primi minuti il gioco è piuttosto equilibrato, poi l’Inter prende in mano le redini del gioco e al 69’ minuto passa in vantaggio: rimessa laterale di Massa e sfera a Lorenzi che è ostacolato da Travagini, il pallone batte a terra, rimbalza alto e Lorenzi con un guizzo portentoso si libra in aria e con una sforbiciata lo scaraventa, di destro, in porta, è stata veramente una rovesciata che ha lasciato tutti a bocca aperta. L’Udinese accusa il colpo e dopo cinque minuti incassa il secondo gol: Bonifaci passa la palla ad Armano che rimette prontamente verso il centro a Mazza il quale allunga in profondità per Lorenzi che si salva da una “falciata” di Travagini, si fionda verso Romano, si passa il pallone dal destro al sinistro e tira in porta, il tiro rasoterra è angolatissimo e per l’estremo difensore friulano non c’è proprio niente da fare. L’Udinese tenta di reagire ma Ghezzi è insuperabile e alla fine i padroni di casa devono rassegnarsi alla sconfitta. |